La joie de vivre en plein air: Maman et Sophie

La joie de vivre en plein air: Maman et Sophie

Creo per amore della vita e delle cose belle, consapevole che l’armonia e la bellezza generano vibrazioni positive che si espandono come i cerchi di una goccia nel l’acqua.

Menabòh incontra Elisabetta Carletti, CEO e designer di Maman et Sophie, brand presente sulla piattaforma con le sue creazioni

Dopo una vita dedicata alla carriera di avvocato, vissuta tra lo studio e il tribunale, una nascita, quella di tua figlia, diventa occasione di svolta. La creatività e l’immaginazione sono sprigionate per dar vita ad una vera e propria rivoluzione professionale. La forza creativa viene, quindi, generata, da uno dei momenti più belli nella vita di una donna, quello della maternità. In quanto tempo è maturata la voglia di generare Maman et Sophie?

Ho da sempre una vena creativa e la maternità ha dato il via alla voglia di realizzare oggetti che non riuscivo a trovare sul mercato perché sono molto esigente. La delicatezza di gioielli impercettibili era un modo per comunicare al mondo quanto fossi felice. Mi sono recata personalmente presso alcuni grossisti e, proprio uno di essi ha notato il mio talento e mi ha insegnato ad usare le pietre. Tutto il resto è l’inizio di Maman et Sophie.  

“La Natura è permeata di bellezza, saggezza, intelligenza e perfettibilità; sento il bisogno di esserne parte. Quando crea un oggetto, vedo la sua sincera e semplice armonia, tipica della Natura e sento un’irrefrenabile e contagiosa gioia, e mi sento di nuovo parte di tutto questo.” Quali sono le altre fonti ispirazionali che ti consentono di avviare il processo creativo? 

Ogni tanto mi chiedo come si fa a non essere creativi. Il mio team di lavoro è pronto ad ogni singolo e improvviso slancio. Può capitare che io sia in strada e noti da lontano una persona con al collo un oggetto che cattura la mia attenzione. Magari lo stesso, visto da vicino, è totalmente diverso da come lo avevo immaginato ma intanto il mio disegno è già definito e pronto per essere realizzato.

Il brand affonda le sue radici nel cuore del capoluogo toscano. Il primo quartier generale dell’azienda è stato un antico laboratorio orafo, nel cuore della “Firenze artigiana”, che ha offerto la possibilità di placement a giovani dipendenti provenienti dalle scuole orafe di tutto il territorio. La tua vulcanicità ha posto le radici per la realizzazione di una struttura maggiormente definita che mantiene l’integrità dei processi artigianali. In quali frangenti produttivi possiamo definire il brand sostenibile? 

La sostenibilità è un’esigenza personale. In azienda ricicliamo le vecchie box dei packaging che a loro volta sono tutte realizzate in carta eco. Usiamo solo oro e argento etico, vale a dire che lo acquistiamo da chi lo recupera da dispositivi elettronici. Infine, abbiamo lanciato campagne di sensibilizzazione sui social atte a sensibilizzare il consumatore. 

Menabòh è una piattaforma al femminile che parla ad un pubblico consapevole delle proprie scelte di stile.  Energia, positività e vita en plein air, sono le sue key words proprio come le vibrazioni che sprigiona la donna Maman et Sophie. Prova a descriverci le caratteristiche delle proposte selezionate per le nostre addicted. 

La selezione effettuata fa parte delle nostre collezioni iconiche, come quelle con le stelle e con i cuori. Un dono per portare fortuna al neonato Menabòh e alle sue attente clienti.

Da genitrice del brand, quali son gli obiettivi che ti poni in questo momento, dopo aver strutturato una rete di agenti, ottenuto una vetrina in oltre 250 gioiellerie in tutta Italia, presenziato alle maggiori fiere settoriali e lanciato uno store online bilingue?

Non amo guardare troppo avanti, mi lascio sempre molte porte aperte ma il desiderio è quello di continuare a comunicare l’amore per la vita e per la natura che fa parte da sempre della nostra filosofia.

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