Slow Fashion Who? When we talk about slow fashion we talk about...

Moda lenta a Chi? Quando si parla di slow fashion si parla di...

Non potevamo fare a meno di pensare a Slow Fashion quando Vienna, di Billy Joel è diventato virale come audio sui social media; il testo "Rallenta, stai andando bene, non puoi essere tutto ciò che vuoi essere, prima del tuo tempo" ci spinge a rallentare.

Al giorno d'oggi potremmo tranquillamente definirci la società della “corsa”. Desideriamo scoprire qualcosa prima degli altri: desideriamo vivere l'esperienza più bella, provare cose nuove ed essere i primi a provare l'ultima tendenza. Questa canzone ci ricorda che è importante prendere fiato – nell'industria della moda lo vediamo nel movimento “slow fashion”.

Cosa significa moda lenta?

Tale espressione nasce sul modello "slow food", lanciato da un gruppo di attivisti italiani negli anni '80 in opposizione alla diffusione in quel periodo di catene di fast food, come McDonald's, per indicare un sistema produttivo rispettoso dei diritti dei lavoratori e l'ambiente.

Lo sviluppo di questo fenomeno, prendendo slancio quando l'alta moda ha iniziato a mettere in circolazione la strategia basata sul "see now buy now", riducendo così in modo consistente il tempo che intercorre tra le sfilate e la disponibilità in negozio delle nuove collezioni. I consumatori iniziarono a mostrare una crescente sensibilità alla moda, orientando la loro domanda verso prodotti in linea con le mode stagionali "imposte" sulle passerelle e cominciando ad acquistare capi più per un proprio piacere personale che per un'effettiva necessità.

Durante la rivoluzione preindustriale, gli indumenti venivano acquistati e prodotti localmente. Le persone comprerebbero abiti durevoli che potrebbero servirli a lungo o li farebbero propri dai tessuti e dalle risorse a loro disposizione. L'abbigliamento rifletteva il luogo e la cultura delle persone che li indossavano.

Fortunatamente la moda lenta moderna ha visto riemergere alcuni di questi vecchi modi. Inizialmente, ci chiede di fare un passo indietro e decidere se abbiamo davvero bisogno di qualcosa di nuovo, o se possiamo acquistare nel nostro armadio qualche pezzo dimenticato che magari necessita solo di una piccola riparazione. Ci incoraggia quindi ad acquistare meno capi meno spesso e optare per l'usato quando possiamo.

Quando si tratta di acquistare nuovi, invece di acquistare sei top in poliestere economici che si sbrogliano dopo uno o due indossi, ad esempio, i consumatori consapevoli investono in pezzi di qualità superiore. Saranno realizzati con processi e tessuti più sostenibili che enfatizzeranno l'arte della realizzazione di abiti e celebreranno le abilità degli artigiani, come uno o due top in cotone biologico o lino che sai dureranno per gli anni a venire.

Infine, la moda lenta ci chiede di smettere di trattare i nostri vestiti come usa e getta e di fare uno sforzo per ripararli, riciclarli, passarli o smaltirli responsabilmente quando non ci servono più. Non abbiamo bisogno di correre verso vestiti nuovi ogni singola settimana. Dobbiamo “rallentare” ed essere noi stessi con i vestiti che già abbiamo e comprare quelli che durano di più.

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